“Le nozze di Costanza e Brancaleone” costituiscono l’antefatto storico per un percorso artistico e una rievocazione figurata dei costumi e della grandezza della baronia dei Chiaramonte a Siculiana, nel periodo compreso tra l’investitura di Federico Chiaramonte dei Clermont di Piccardia d'Auvergen nel 1302 e l’ultimo erede Antonio del Carretto Chiaramonte nel 1427.
La giovane vedova ebbe seconde nozze fastose e solenni, e la cerimonia, che vide il suo destino intrecciarsi con quello del nobile genovese Brancaleone Doria, si svolse proprio nella piazza d'armi del castello, imbandierata a festa per l'occasione, e fu riferita con dovizia di particolari in ogni vicina contrada. Costanza, donna di raffinata eleganza, amava contornarsi di ricamatrici ed apprezzava le arti in genere.
Il tutto avvenne in un alone di fascino speciale, poiché i patti conclusi nella rocca di Siculiana erano benedetti dalla Provvidenza.
Questa credenza, misto tra fede e superstizione, elevò la rocca di Siculiana a simbolo di copiosità. Ciò, spiega le tantissime nozze ed accordi nobiliari che ivi si tennero.
Il visitatore diventa protagonista di un evento che prende vita “sul palcoscenico del territorio”, grazie ad oltre 22 opere in ceramica artistica, realizzate dai maestri Mariano Brusca e Salvatore Scherma, tratti dalle illustrazioni di Rosaria Costa. Un percorso/racconto che coniuga arte e riqualificazione urbana.